La chinesiterapia è un metodo di trattamento fisioterapico utile a riacquisire la capacità e la funzionalità del movimento, di uno o più segmenti corporei, perse in seguito infortuni, operazioni o altre patologie che causano lunghi periodi di immobilizzazione.
CHINESITERAPIA O KINESITERAPIA
COS’È LA CHINESITERAPIA O KINESITERAPIA E COME FUNZIONA?
La parola Chinesiterapia deriva dall’unione delle due parole greche “kinésis” (movimento) e “therapeía” (cura o rimedio); significa letteralmente “metodo di cura attraverso il movimento”.
In seguito ad un trauma, un intervento chirurgico o una immobilizzazione prolungata (gesso, tutori etc.) un’articolazione può perdere la capacità di muoversi nei i suoi piani fisiologici a causa di una riduzione dell’elasticità tissutale.
L’obiettivo della chinesiterapia è quello di facilitare il recupero della corretta ampiezza di movimento (ROM) delle articolazioni.
Attraverso la chinesiterapia, e successivamente la rieducazione motoria e funzionale, il terapista mobilizza le articolazioni coinvolte nella limitazione cercando, attraverso un lavoro graduale, di far riacquisire al paziente la maggior mobilità e funzionalità consentita. Questo tipo di trattamento è spesso parte integrante di un programma riabilitativo più ampio in cui alla mobilizzazione passiva e attivo-assistita vengono associate, terapie fisiche (ad esempio Tecar, Ultrasuoni, Tens, Onde d’urto) e terapie manuali (come pompage articolari e muscolari, de-coaptazioni articolari, facilitazioni neuro-muscolari, massoterapia).
Come secondo obbiettivo, la chinesiterapia è destinata ad aumentare la forza e la resistenza dei muscoli necessari al movimento dell’articolazione interessata.
LA CHINESITERAPIA è organizzata in tre livelli:
Chinesi passiva: il gesto è accompagnato esclusivamente dal fisioterapista
Chinesi attiva-assistita: il gesto è svolto dal fisioterapista con la parziale collaborazione del soggetto che, dev’essere almeno in grado di sostenere il peso del segmento corporeo interessato
Chinesi attiva: il gesto è svolto interamente dal paziente, anche se talvolta solo per poche ripetizioni.
Grazie alla progressione terapeutica dei tre livelli, raggiunta la completa autonomia del paziente, la chinesiterapia si evolve in rieducazione motoria riabilitativa.
RIEDUCAZIONE MOTORIA E FUNZIONALE
La rieducazione motoria e funzionale è una terapia che nel campo della riabilitazione svolge un ruolo importantissimo per il ripristino di “funzioni perse” come quelle muscolari, articolari e di coordinazione.
La rieducazione motoria mira a ristabilire la normale funzionalità muscolare, miofasciale, articolare e di coordinazione del movimento di uno o più arti e, di conseguenza, di tutto il corpo; Lo scopo della rieducazione funzionale è invece quello di far ritrovare funzionalità e autonomia al paziente; nello specifico si tratta di una terapia che viene svolta da parte dal paziente stesso durante la quale svolge movimenti che man mano diventano sempre più complessi fino a raggiungere la corretta funzionalità gestuale per un determinato compito (ad esempio riuscire a prendere oggetti posti su uno scaffale più alto della testa).
Le indicazioni sono svariate. Viene spesso prescritta a pazienti con patologie degenerative come l’artrosi o in seguito ad interventi di chirurgia ortopedica (in questi casi il trattamento può essere effettuato per preparare la parte all’intervento o riabilitarla nel post-operatorio) o per esiti traumatici (fratture o distorsioni).
LA RIEDUCAZIONE MOTORIA POST-OPERATORIA è indispensabile in caso di interventi chirurgici a carattere ortopedico e risulta, inoltre, determinante nel trattamento delle patologie a carattere neuro-motorio.
Oltre che per scopi terapeutici, la rieducazione motoria sta giustamente assumendo un ruolo sempre più importante in campo preventivo e sportivo. Lo stile di vita attuale (sedentarietà, stress, habitat e superfici artificiali) porta a una perdita di coscienza del proprio corpo (dispercezione corporea) con conseguente perdita di abilità motorie, alterazioni posturali e un aumento del rischio di infortuni e dolori cronici.
La rieducazione propriocettiva è una riprogrammazione neuromotoria ottenuta attraverso specifiche stimolazioni dell’intero sistema neuro-motorio.
Occorre considerare che, quando siamo in presenza di un trauma, le lesioni anatomiche interessano anche i recettori sensoriali con conseguente alterazione dei meccanismi propriocettivi ossia della “lettura” dello spazio circostante, da parte dei recettori, e della trasmissione delle informazioni alle strutture nervose centrali; le conseguenze pratiche saranno una carenza o l’alterazione della coscienza della posizione nello spazio delle varie parti del corpo e della loro coordinazione nel movimento. Problematiche posturali, quali ad esempio scoliosi, cifosi, iperlordosi, coinvolgono primariamente i muscoli profondi posturali i quali vengono influenzati in primis dalla propriocezione.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
LA CHINESITERAPIA È INDICATA IN CASO DI:
- Traumi muscolari e tendinei;
- Lussazioni;
- Distorsioni;
- Coxalgie;
- Tendiniti;
- Cervicalgie;
- Lombalgie;
- Ernie, protusioni e bulging;
- Periartriti;
- Colpi di frusta;
- Fratture ossee;
- Traumi del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e periferico (nervi);
- Compromissioni articolari;
- Interventi chirurgici che necessitano lunghi periodi di immobilità;
- Patologie degenerative, ereditarie o acquisite, delle articolazioni, delle ossa, dei muscoli e del tessuto nervoso.
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